malissimo così ho pensato perché no... Era il 2004. Oggi è’ il 2018. 14 anni... una vita! A Bottega devo tanto, un’azienda come poche che nonostante la mia scelta personale di creare una famiglia (in 14 anni 1 marito e 3 figli) ha sempre creduto in me e non mi ha mai messo in un angolo. Grazie Bottega sei davvero speciale!

no rimasto colpito dalla sua reale mission: “dare un’opportunità a quelle persone con difficoltà in una società lavorativa senza scrupoli e sentimenti.” In questi vent’anni ho visto la cooperativa crescere ma anche cadere, soprattutto con la perdita di una commessa molto importante come quella degli Spedali Civili. Cercando lavori nuovi e adattandoci alle richieste del mercato ci siamo rialzati e siamo andati avanti anche se, con il tempo, il clima diventava sempre più insostenibile. Coordinatori che abbandonavano responsabili che se ne andavano. Anche questo è stato un momento buio nella cooperativa fino a quando, finalmente, il vecchio presidente è stato accompagnato all’uscita. Ora il clima è sicuramente più disteso ma non dobbiamo perdere di mira l’obiettivo ed è per questo che TUTTI noi dobbiamo partecipare e collaborare per non sprecare questa nostra opportunità.

più!), tantissimi fazzoletti consumati per asciugare lacrime di commozione o di tristezza, moltissime risate, decine di volti e storie di chi ha colto l’opportunità, di chi è nuovamente caduto, di chi ci ha comunque provato, molte soddisfazioni e anche alcune delusioni, svariate notti in bianco… Alla fine, guardando Bottega, quello che è stato costruito e quanto tutti i giorni riusciamo a fare, spesso mi trovo a pensare la stessa cosa che mi viene in mente quando vedo i miei bimbi fare cose incredibili: per fortuna che ancora non sanno che è impossibile…per questo ci riescono! E speriamo che questa dose di follia non ci abbandoni!

unitario durato quasi 4 anni! In Bottega ho trovato subito una dimensione quasi familiare, nessun pregiudizio nei miei confronti. Per la prima volta dopo tanto tempo, sono riuscita a sentirmi una persona normale. Oltre a questo dettaglio (per me di vitale importanza), in Bottega ho ritrovato fiducia e autostima in me stessa grazie al lavoro e l’istruzione data. Poi che altro dire… (Bottega=azienda di Cupido) ho trovato l’uomo della mia vita, che mi fa vivere una vita meravigliosa, e con lui abbiamo dato vita ad un bambino stupendo, e sempre con lui la concreta realtà di riavere con me i miei 2 figli avuti dal matrimonio precedente. Quindi ringrazio Bottega per l’opportunità data, per avermi dato fiducia e affetto. Siete come la mia seconda famiglia sempre disponibili a dare una mano… vi ringrazio.

chito da un punto di vista professionale. Tutti i compiti che andavo ad affrontare mi hanno messo alla prova e mi hanno fatto crescere anche da un punto di vista umano. Non capita tutti i giorni di lavorare in un’azienda in cui la varietà di lavoro è così ampia e la possibilità di cambiare (senza abbandonare il posto di lavoro) è una concretezza. Ho avuto responsabili che mi hanno aiutato ad esprimere il mio potenziale e un posto di lavoro fisso ed affidabile grazie al quale ho potuto costruire tutta una vita, comprare una casa e fare progetti per il futuro. Tutti i colleghi che si sono avvicendati mi hanno lasciato qualcosa, spesso in bene. Il mio attuale gruppo di lavoro è molto affiatato e vedo che anche gli ultimi arrivati vengono accolti con calore. Posso quindi confermare che Bottega sia un posto magico in cui lavorare e star bene.

ile considerare tali e non, semplicemente, "colleghi con maggiori responsabilità". Un'eccellente macchinetta per il caffè. Bastano questi tre ingredienti per realizzare una magia, la magia di Bottega: persone con un passato (o un presente) difficile, per le ragioni più svariate, se lo vogliono possono realmente ricominciare, vincendo le paure legate al futuro per farsi, o rifarsi, una vita. La mascotte di Bottega non è, come potrebbe sembrare, un pony travestito da unicorno. Quella mascotte deve rappresentare ciò che Bottega è, la sua magia, la sua promessa di rinascita. Quella mascotte può essere solo un pony che è diventato un unicorno.

, ho conosciuto mia moglie. Una storia che dura da 3 anni. Ho ancora molte persone che conosco, alcune posso anche fare a meno di sapere che esistono in vita. Non voglio vincere una cena, non so cosa farmene... Se mi chiedono se tornerei in Bottega, a tempo pieno e indeterminato... sicuro.

, ho conosciuto mia moglie. Una storia che dura da 3 anni. Ho ancora molte persone che conosco, alcune posso anche fare a meno di sapere che esistono in vita. Non voglio vincere una cena, non so cosa farmene... Se mi chiedono se tornerei in Bottega, a tempo pieno e indeterminato... sicuro.

posto era come una famiglia. Non ha prezzo la mattina alzarsi e avere voglia di andare al lavoro, specialmente avendo provato prima esperienze dove stavo male al pensiero di doverci andare. Grazie per l'opportunità che mi è stata data!

oro da svolgere. Ho provato a mandare il mio c.v. in sede e dopo il colloquio con Paola è iniziata l’avventura nel mondo sanitario. Devo ringraziare i colleghi, ora diventati amici ,che mi hanno spronato a non mollare e ad affrontare la sfida !! Sono fortunata ad essere entrata in questa grande famiglia ed è speciale l’armonia che si crea quando ci si ritrova tutti insieme!!! Happy Big Family

E ora sto volando. :)

un'aria diversa mai provata prima. Ora ho un lavoro che mi piace e colleghi fantastici e non solo ho trovato molto di più. Ho trovato una grande famiglia, in bottega si respira un'aria magica. Per la prima volta faccio parte di una famiglia e ho provato cosa significhi veramente essere una famiglia.

un bel posto di lavoro, un ambiente solare e un'ottima macchinetta del caffè. E tutto fu diverso. Inutile scrivere che la ragazza imbronciata visse felice e contenta ( anche se aspetta ancora il principe azzurro).

igliorare ancora, visto che le idee ci sono e le idee progettuali future sono interessanti....

un buon bagaglio di esperienza. Di sicuro in Bottega questa ragazzina è cresciuta molto sotto il lato professionale oltre ad aver stretto amicizie davvero fantastiche anche al di fuori del luogo di lavoro. In Bottega, non a caso, da bruco a farfalla.

La Bottega informatica", sì,una famiglia,perchè siete stati e siete come la mia famiglia per me: buoni,protettivi e sempre sorridenti. Ogni mattina mi date un carica pazzesca,già dal saluto!!! Nata da una candidatura per selezione di personale, per una casa di cura di Milano(call center) ho avuta la fortuna di seguire un corso di formazione e poi la fortuna di essere stata scelta e di poter lavorare qui. Sin dal corso di formazione,avevo capito che era un azienda seria e l'impatto sin dall'ingresso dal primo giorno è stato molto positivo. Andare al lavoro felice di andarci,oggi come oggi, è molto,molto raro. Io ogni domenica non vedo l'ora di essere qui con voi! :) Amo questo lavoro, amo voi! Un saluto e un abbraccio forte, forte :) Karima

estioni di cuore, saprai di averlo trovato quando ce l’avrai davanti". Io penso di aver trovato ciò che fa per me in Bottega Informatica, perché ogni volta che entro in Coop, e mi siedo alla mia scrivania, lo vedo, davanti a me.

ito sono stata ammaliata dall'ambiente familiare, dallo scopo sociale, dalle numerose persone meravigliose con le quali ho avuto la fortuna di interfacciarmi. Il motto era lavoro di squadra, collaborazione e cooperazione ed è stato il mio primo vero passo verso la crescita personale nonché professionale. Un percorso durato 5 anni che mi ha lasciato un segno indelebile oltre che ad un fruttuoso, amorevole e costante rapporto di stima ed amicizia con tante persone conosciute nel corso della mia esperienza lavorativa. Dopo 17 anni, nuovamente il giorno del mio compleanno (quale regalo migliore!?) sono stata assunta per una nuova mansione e da quasi un anno faccio nuovamente parte di questo magico mondo! Io sono cresciuta, la Bottega si è evoluta, ho trovato nuovi colleghi e si inseguono nuovi obiettivi, ma permangono i medesimi valori di sempre e con il cuore colmo di gioia posso dire di essere tornata "A casa", accolta come sempre con affetto e fiducia, una fiducia della quale sono estremamente orgogliosa e che ho la profonda ambizione di ripagare pienamente attraverso il mio piccolo contributo, quindi con impegno, attenzione, con allegria e con immensa riconoscenza per ogni membro della cooperativa che ogni giorno si dedica responsabilmente al fine di rendere Bottega l'ambiente di lavoro più magico che ci sia. Infinitamente grazie.

-273,60€ spesi in caffè, cibo vario, sempre alle macchinette -195 litri di acqua dal distributore gratuito -19800 km fatti in auto -1680000 passi 2555 mail inviate -476650 telefonate -7680 sorrisi -5040 sbuffate -420 morsi alla lingua -21180 "ciao -55 abbiocchi -10 abbiocchi CLAMOROSI -750 caramelle mangiate -1000 momenti di panico -1 mondo fantastico -Tantissime persone eccezionali conosciute GRAZIE BOTTEGA!!!

"chiameremo noi" ho sentito "proviamo". Era un piccolo miracolo. E abbiamo provato per mesi, insieme, con alti e bassi finche ho imparato qualcosa, finche sono diventata utile e ho ottenuto il lavoro. Adesso ho un posto. Grazie ragazzi. E grazie anche a chi, non è piu qui ma ha lasciato il cuore. ??

felice di lavorare insieme a persone splendide,sempre pronte ad ascoltarti e aiutarti quando hai un problema,con le quali si può ridere e scherzare senza distinzione,con la loro semplicità fanno sentire tutti una grande famiglia! Sono arrivata in bottega che ero una persona senza un briciolo di dignità economica y molto meno serenità!il lavoro e dignità e serenità!non finirò mai di ringraziare a con loro che mi hanno sollevato da terra,donato il sorriso a me è figlie! Ora ho una bellissima famiglia chiamata bottega informatica Vi lovo????????

lla del famoso cartone. Ad accogliermi ci sono stati sorrisi gentili e sguardi comprensivi, pronti ad ascoltare le mie necessità, i miei bisogni... questo mi ha fatto sentire avvolta. La decisione di prendere il "treno" di Bottega non è stata molto difficile, mi resta però da scoprire le strategie di questo unicorno magico, per riuscire a integrarmi al meglio, con serenità, onestà, professionalità, gentilezza e solarità.

perché han dato un lavoro a mio marito ( nn lo era ancora ai tempi) ,) cosi abbiamo potuto decidere di fare un figlio con più serenità. Grazie UNICORNO bottega :)

come va. "Sarà l'ennesimo colloquio inutile" pensavo. Anche se erano anni che non ne facevo. E avevo quella agitazione come se stessi uscendo per la prima volta con una ragazza. Bene ci siamo è il giorno. Colloquio nel pomeriggio. Il giorno prima avevo fatto brainstorming. Come mi vesto? Giacca camicia jeans? Può bastare. Tanto mica guardano se son figo contano altre cose come al primo appuntamento. Presentazione? Una bella stretta di mano non troppo forte ma nemmeno moscia. E poi guarda in faccia chi ti deve assumere sii sicuro. Cosa racconto? Ok tutte le cose positive di ciò che ho fatto ma senza esagerare: non devo fare lo "sborone"...e poi preparo qualcosa in inglese? Sì dai anche la presentazione in inglese ci sta. Si parte alla volta di Brescia. C'è un piccolo problema: 35 gradi. 35. Trentacinque 00 come sugli assegni. La giacca vola immediatamente sul sedile posteriore. L'aria condizionata stira la camicia azzurra in maniera impeccabile e dona refrigerio alle mie ascelle sofferenti. Arrivo e sono ancora asciutto. "Wow" penso. Trovo parcheggio. Sono in anticipo di circa 35 minuti quindi penso "e mo???". Resto in auto un quarto d'ora con l'aria condizionata sempre accesa. Poi mi accingo a scendere. Mi sento come se fossi aggredito da una pelliccia di leone. Un fiammifero acceso su tutto il corpo. Una grappa fatta in casa mandata giù alla goccia. "Ok stai calmo ormai sei qui". Metto la giacca. MI sento bene sono sicuro. Ma come dicono gli americani: "It's not over till it's over!". Il mio sguardo nota una cosa che non avrebbe mai voluto vedere. Gli uffici sono in cima ad una rampa. La pendenza è quelle stile "Giro d'Italia". La percorro ad una velocità di 1km/h per non sciuparmi e non sudare. Fortunatamente è leggermente all'ombra. Arrivo su. Entro mi accolgono come se fossi uno di loro. Dopo un po' di attesa inizia il colloquio e le mie ascelle iniziano a grondare come la Madonnina de "Il Miracolo". Ma riesco ad andare avanti tanto ho la giacca che copre. Il colloquio dura nonsoquantomasembratantissimo. MI ricorda quando all'esame di maturità quella simpaticona della Prof. di matematica e fisica disse a tutta la commissione "Bene adesso faccio qualche domanda io". Fu una tortura. Stavo chiamando Amnesty International Telefono Azzurro e l'aiuto da casa. Lì andò bene. Qui esco dopo tante parole dette tante domande risposte e forse tante fesserie. Ma secondo me è andata bene. Scendo ritorno in auto rimetto l'aria condizionata perché nel frattempo i gradi sono 36 l'auto era al sole e quindi è un forno e perché sono vestito troppo bene per tirar giù il finestrino……. Da quel 30 maggio passerà ancora un mese abbondante. Momenti di attesa disperazione rassegnazione speranza. Poi il 10 luglio la conferma: sono uno di Bottega! Da qui cambia la mia vita ed inizia la vera storia………...ma non vi preoccupate non la scriverò. Per chi sta leggendo spero si sia preso un bel caffè e si sia messo nei panni (sudati) di questo narratore un po' pazzo e un po' ragioniere con la speranza che mi giudichi positivamente al contrario di quella Prof di mate e fisica….

che adoro circondata da persone che stimo.

a quando sono qui tutta la mia vita è cambiata. Forse è un po’ sottosopra ma ora posso raccontare qualcosa di cui andare davvero fiero. Perché prima di lavorare in Bottega non avevo prospettive… credevo di non avere nemmeno un futuro. Ma si sa… la vita in famiglia è sempre imprevedibile.